Vivere il tempo del “frattempo”

Quando si conclude un tempo si fanno bilanci, si guarda indietro e si guarda avanti. A conclusione dell’anno liturgico, invece, la Parola ci invita a guardare al centro. La storia di Dio con gli uomini, questa storia che sa di salvezza non è clessidra che consuma la polvere, non è lento e monotono ritornare all’inizio. Questo tempo è spazio divino in cui assaporare l’eterno. È in questo tempo che si rivela il volto eterno dell’unico Re che ogni uomo può riconoscere senza sentirsi umiliato. È in questo tempo che possiamo svelare e mostrare, rendere vivo e familiare il volto di un uomo, il Figlio dell’uomo, che è venuto nel mondo per ribaltarne ogni criterio, per scardinarne ogni principio, per soverchiarne ogni scranno e potere.